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Fabio Orioli: Cause My Sister Lives in Sydney

“Alcune persone camminano parallelamente a noi, magari spostandosi di lato o partendo da altri luoghi, ma comunque rimanendo una costante del nostro viaggio.”

Cause my sister lives in Sydney di Fabio Orioli è il resoconto intimo di un viaggio. Osservando le fotografie che compongono la serie si ha la sensazione di entrare in una storia che non ci appartiene, ma che allo stesso tempo ci suggerisce qualcosa di profondamente condivisibile. Si tratta di un insieme di dettagli su cui lo sguardo si posa con naturalezza, senza sforzo. Le immagini vengono spesso accostate, a formare dittici narrativi che rappresentano un’idea apertamente interpretabile. Un uomo che cammina per strada in un elegante completo bianco viene associato a un gabbiano, una coppia sulle strisce pedonali sovrapposta a una tavola da pranzo, un bicchiere d’acqua, un po’ di sale.

“Questa raccolta di immagini tratta parallelamente di due viaggi vissuti con lo stesso sguardo verso le cose: il viaggio che mi ha portato in Australia permettendomi di catturare scene di vita quotidiana e il viaggio che mi ha riportato da mia sorella, che ho dovuto riscoprire, sbirciando nella sua intimità proprio come ci si addentra in un vicolo secondario per catturare qualche immagine che altrimenti ci perderemmo.”

La narrazione personale dell’evoluzione di un rapporto affettivo si unisce in questo modo al diario di un viaggio. La “riscoperta” della sorella dell’artista avviene sullo sfondo di un universo completamente nuovo: familiarità e novità si incontrano e si scontrano, dando vita a uno sguardo fresco, semplice, genuino. Le figure umane si contrappongono come gli oggetti e i dettagli. Se i passanti sono ben definiti, fatti di contrasti e colori saturati, la protagonista del libro risulta invece spesso dipinta come una presenza sfuggente. Anziché estraniare, i suoi contorni poco marcati avvicinano lo spettatore. Sydney è viva e vivace, coinvolge con i suoi colori, i movimenti e i segni lasciati da chi abita le sue strade. Dentro casa, nella famiglia, il tutto si fa più evanescente, meno immediatamente afferrabile e proprio per questo più complesso e reale.

A volte le parole non bastano, e spiegare il viaggio dentro sé stessi diventa impossibile. È a questo punto che sorge la necessità dell’immagine, che si mostra in tutta la sua potenza narrativa. Davanti alla sopraffazione creata dall’insieme di scoperta e riscoperta, resta solo il silenzio. Cause my sister lives in Sydney è pervaso da questo senso di silenzio. Si tratta di un silenzio denso e pieno, in cui ritroviamo l’intimità di quello che ci accade dentro quando ci confrontiamo con il mondo di fuori.

“Il risultato fisico di questo progetto è una serie di immagini che si mescolano e sovrappongo, esattamente come i due piani del mio viaggio, creando una trama intima quanto sociale, a tratti ironica ma soprattutto libera di essere interpretata, in modo che ognuno possa raccontarsi da solo la propria versione di questa storia, perché ciò che ho trovato dentro mia sorella e ciò che mi ha circondato in questi luoghi non è raccontabile se non attraverso gli occhi.”

Le fotografie di Fabio Orioli andrebbero guardate a occhi spalancati, così come sembra siano state scattate.  

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